Roberto Cariola
8 apr 20213 min
L'ipoacusia (perdita di udito) è un problema che riguarda tutti, non solo chi ne soffre.
Coinvolge anche il partner, i familiari e gli amici che vivono la frustrazione di dover sempre ripetere frasi o parole e sperimentano il dolore di vedere il proprio caro isolarsi, allontanandosi dalle persone e dalle attività che ha sempre amato.
Gli effetti negativi della perdita uditiva sono paragonabili ad una ragnatela, che intrappola e rende tutti prigionieri.
La sola cosa giusta da fare è convincere la persona cara a cercare aiuto: un compito non sempre facile.
Questo articolo è pensato per dare alcune indicazioni sulle cose giuste da fare e quelle da evitare, nell'affrontare un tema tanto importante.
Se non trattata, l'ipoacusia (perdita udito) tende a peggiorare influenzando negativamente la qualità di vita in molti ambiti. A volte il nostro atteggiamento può inavvertitamente favorire l'inerzia delle persone nel non cercare aiuto.
Seppure motivati dalle migliori intenzioni, i nostri sforzi nel farci capire , nel ripetere e nel "tradurre" ciò che dicono gli altri possono impedire alla persona cara di realizzare l'importanza dei suoi problemi uditivi e quanto, ormai, stia perdendo in termini di comunicazione, di contatto e di comprensione con il mondo esterno.
Parli apertamente con la persona cara dei problemi che riguardano il suo udito.
Ogni volta che si trova a dover ripetere o "tradurre" frasi o parole, faccia notare, con tatto e delicatezza, le sue difficoltà uditive.
Consigli di effettuare una visita dall'audioprotesista (laureato specialista in tecniche audioprotesiche) e di consultare siti internet, riviste specializzate per approfondire i temi che riguardano l'udito e rispondere a tutti i quesiti.
Si offra di prenotare per lui una visita dall'audioprotesista e di accompagnarlo personalmente all'appuntamento
Ricordi che non ha nulla da perdere, ma tutto da guadagnare nel sentire meglio e nel cercare aiuto, grazie all'Audioprotesista.
Non si sorprenda di tanta resistenza
Diversamente da quanto accade con la vista, l'indebolimento dell'udito è graduale al punto tale che le persone non sentono l'urgenza di risolvere il problema. La maggior parte di loro, infatti, rimanda ed attende fino a sette anni, prima di decidersi a cercare finalmente aiuto.
Bisogna essere pronti a contrastare questa ritrosia.
Se avessi sofferto di ipoacusia (perdita di udito), il mio medico di famiglia me lo avrebbe detto.
FALSO! Di prassi, meno del 20% dei medici esegue l'esame dell'udito durante le visite di controllo.
Portare un apparecchio acustico mette in evidenza i miei problemi di udito.
Oggi, gli apparecchi acustici sono piccoli ed eleganti. Esistono alcuni modelli addirittura invisibili e una cosa è certa: si notano infinitamente di meno rispetto al chiedere in continuazione alle persone di ripetere cosa hanno detto, oppure alle risposte inappropriate o del tutto assenti.
Numerosi studi hanno dimostrato che esiste un nesso significativo tra l'ipoacusia (perdita di udito) non trattata e alcuni gravi problemi quali stress, depressione, rifiuto sociale, aumento del rischio per la propria sicurezza personale, minori capacità di guadagno ed altro ancora.
Circa 6,5 milioni di persone in Italia* soffrono di ipoacusia (perdita di udito) da lieve a grave.
113 milioni di Europei** hanno subito un trauma acustico da esposizione al rumore irreversibile e più di 10 milioni di persone ogni giorno sono esposte a livelli di rumore pericolosi.
Circa il 25% delle persone over 65 ha un ipoacusia (perdita di udito) e gli ultra 75enni ne soffrono per un 40-50%.
Solo UNA PERSONA SU DIECI utilizza un apparecchio acustico.
Fonti:
*su base ISTAT 2007
**Dati EEA European Enviroment Agency
Opuscolo informativo "Ipoacusia: come parlarne con una persona cara" Starkey Italy